La collezione numismatica del Museo di Archeologia dell’Università di Pavia. Nel 1818 Pietro Vittorio Aldini partecipa al concorso per la prima cattedra di Archeologia presso l'Università di Pavia, la più antica in Italia, vinto l'incarico l’anno seguente prende servizio e nel 1820 fonda l’attuale Museo di Archeologia con il nome originario di Gabinetto di Numismatica e Antiquaria, Diplomatica ed Araldica. Il patrimonio numismatico del Museo conta circa ottomila pezzi e comprende nuclei di monete puniche, greche, magno-greche, tolemaiche, romane repubblicane e imperiali, celtiche, tardoantiche, bizantine ed include anche monete medievali e moderne, andando a coprire un ampio arco cronologico. Sono esemplificate monete di tutto il bacino del Mediterraneo. La collezione fu concepita fin dalle origini dal fondatore del Museo, il prof. Aldini, con intento didattico-scientifico per fornire agli studenti la possibilità di osservare direttamente le monete e altri reperti antichi, integrando così l’apprendimento teorico dell’Archeologia con la visione di una collezione molto variegata e di un monetiere molto ricco, comprendente emissioni diverse per epoche, zone geografiche, materiali, zecche e autorità emittenti. La catalogazione SIRBeC, supportata da Regione Lombardia, delle monete romane repubblicane e delle monete celtiche del medagliere è stata effettuata agli inizi degli anni Duemila da Alessia C. Bolis, sotto la supervisione del prof. Maurizio Harari Direttore del Museo, ed è stata pubblicata nel volume della collana Fonti e studi dell’Università di Pavia: Alessia C. Bolis - Ermanno A. Arslan, La collezione numismatica dell’Università di Pavia, Cisalpino-Monduzzi, Milano, 2003. Da queste schede di catalogo sono stati estratti i dati per le schede pubblicate nella Digital Library dell’Università di Pavia, mentre le fotografie sono state scattate ex-novo a colori dalla curatrice del Museo Anna Letizia Magrassi Matricardi nel 2020.Browse