[First posted in AWOL 14 April 2011. Updated 25 July 2016]
Herculaneum Conservation Project
Herculaneum Conservation Project
L'Herculaneum Conservation Projectè stato fondato da David W. Packard, Presidente del Packard Humanities Institute, fondazione filantropica, con lo scopo di sostenere lo Stato Italiano, attraverso la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, nella sua azione di salvaguardia di questo fragile sito archeologico, dal valore inestimabile.
Ercolano fu sepolta dalla stessa eruzione vulcanica che seppellì Pompei ed altri centri siti ai piedi del Vesuvio, nel 79 dC. L'esplorazione della città antica cominciò con Borbone nel 1738, più tardi lo scavo a cielo aperto fu condotto a più riprese fino alla fine del ventesimo secolo. Molto più piccola di Pompei, ai giorni nostri Ercolano non è altrettanto conosciuta … ma forse dovrebbe esserlo; le particolari dinamiche di seppellimento della città hanno fatto in modo che oggi il passato riviva molto più vividamente qui che non a Pompei. Mentre quest'ultima fu ricoperta da una coltre di cenere e lapilli alta meno di 10 metri, Ercolano fu sommersa da ondate fluide di materiale vulcanico, che raffreddandosi diventò roccia tufacea, e raggiunse in alcuni punti i 25 metri di spessore. Per questo motivo, a differenza della grande maggioranza dei siti archeologici nel mondo, qui molti reperti organici, incluse travi lignee e arredi, si sono conservati, e molti edifici presentano due o più piani in altezza. Allostesso tempo, queste caratteristiche costituiscono altrettanti punti di debolezza, e questo sito unico nel suo genere è costantemente a rischio di collasso se non si mettono in gioco azioni continuative e incessanti per la sua conservazione.
Dal 2001 l'Herculaneum Conservation Project, una collaborazione tra il Packard Humanities Institute e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, con il supporto della British School at Rome, si è impegnato a contrastare le minacce più immediate per la sopravvivenza del sito. Sono stati affrontati per primi i problemi infrastrutturali– le coperture e i sistemi di raccolta delle acque. Sono state inoltre condotte indagini scientifiche per analizzare i fattori di rischio critici per la conservazione e per mettere a punto gli approcci migliori per eliminarli o mitigarli. E' stata ribadita l'importanza di una manutenzione costante del sito tramite lo sviluppo di programmi sostenibili in futuro. Durante i lavori, sono state fatte nuove scoperte archeologiche, e nuova luce è stata gettata sulla storia del sito. Si cerca di coinvolgere la comunità locale nello svolgimento delle attività, sono stati avviati progetti congiunti con il Comune di Ercolano, ed è stato fondato il Centro Herculaneum.
L'Herculaneum Conservation Project è composto da un team ampio e interdisciplinare di specialisti, molti dei quali italiani. Lavora sotto la supervisione di un Comitato Scientifico, che comprende esperti italiani e internazionali nel campo dell'archeologia e della conservazione. E' diretto da Andrew Wallace-Hadrill, prima direttore della British School at Rome, e attualmente Rettore del Sidney Sussex College, Cambridge. Le attività sul sito sono coordinate dal Project Manager, Jane Thompson e dalla Direttrice del Sito, Maria Paola Guidobaldi.